Squadra di Equitazione

Equitazione 

Uno degli errori più frequenti che capita agli addestratori alle prime armi che vogliono iniziare il lavoro, è quello di considerare gli esercizi finalizzati alla competizione che si intende intraprendere. Infatti i cavalieri si accingono testardamente ad effettuare lo stesso esercizio molte volte tentando di farlo eseguire al cavallo nel modo apparentemente più corretto. Se lo esegue lo premiano, se si ribella, lo puniscono.

La punizione, il premio, la ripetizione non sono il metodo migliore per ottenere l’esecuzione dell’esercizio che si desidera, gli esercizi risulteranno privi di espressività e forzati. Così facendo, il cavallo sarà nervoso, non gradirà il lavoro, spesso si ribellerà, e tutto ciò condurrà solo alla conclusione fallimentare del lavoro svolto.

Fare Equitazione significa saper ascoltare, sentire e comprendere, per poi poter comunicare con il cavallo munito di una propria psiche, di un suo ben definito codice di comportamento e di un suo linguaggio espressivo. Comprendere il linguaggio corporeo, saperlo utilizzare, potere entrare in sintonia col cavallo per guidarlo attraverso gli esercizi desiderati. Con il tempo si riesce a comprendere e a dominare la propria mobilità, e con essa la mobilità della propria cavalcatura.

Raggiungere la consapevolezza dei movimenti che eseguiamo col nostro corpo per non commettere errori linguistici, raggiungere un equilibrio stabilmente corretto, è solo quest’affiatamento corporeo e psichico, che trasforma l’equitazione in piacere, armonia di due corpi, opera d’arte che svanisce nel momento stesso della sua esecuzione.